Nel cuore dell’affascinante scenario del Trentino, caratterizzato dall’insieme di valli, montagne dolomitiche e colline è situata la Piana Rotaliana, che Cesare Battisti definì il più bel giardino vitato d’Europa. Proprio qui, a Mezzocorona, si trova la nostra cantina, una delle più antiche del Trentino, nota a partire dal 1863. La cantina, oggi, è gestita dalla nostra famiglia: Marco Donati, Emanuela (moglie) ed Elisabetta (figlia).
Ci impegniamo per portare a piena conoscenza il patrimonio varietale autoctono tipico trentino e allo stesso tempo cerchiamo di sperimentare stimolanti incontri con nuovi vitigni.
E’ la passione che ci ha spinti a continuare la tradizione di famiglia e che ci da lo stimolo per crescere e migliorare giorno dopo giorno. Perché è soprattutto dalla passione che si riescono ad ottenere i risultati migliori e di conseguenza i vini più nobili.
L’azienda di famiglia è riconosciuta come punto di riferimento della tradizione enologica trentina, da sempre impegnata nella valorizzazione di un patrimonio viticolo di qualità. Un vitigno al quale la famiglia Donati è storicamente legata è il Teroldego, vitigno autoctono con il quale si produce il leggendario “Teroldego Sangue di Drago”. Per questo cru, vengono selezionate le uve migliori, di vigne vecchie anche di 90 anni, piantate ancora dal bisnonno Marco, il quale già sognava che con quelle viti venissero prodotti grandi vini di qualità.
Oggi Marco sarebbe orgoglioso di vedere la gioia di coloro che stappando le preziose bottiglie fanno propria la magia di questo sogno realizzato.
La nostra storia inizia nel lontano 1863, quando Luigi Donati acquista il maso Donati, insieme al palazzo del 1400, di appartenenza dei Conti Spaur. Il termine maso sta ad indicare un podere ben circoscritto, tutto accorpato, coltivato per tradizione da una famiglia. La torre centrale del palazzo, insieme ad altre tre del circondario, faceva parte del sistema difensivo di Mezzocorona. Il tutto è sovrastato dai castelli medioevali arroccati sul monte, ai quali si ricollega la leggenda del drago. La cosa interessante è che ancor prima dei Conti Spaur, il maso era stato di pertinenza del coppiere dei Conti del Tirolo. Ai tempi il coppiere di corte rivestiva una notevole importanza, paragonabile ad un ministro e questo sta ad indicare come già allora questi vigneti fossero ritenuti di grande pregio, ed i vini che derivavano da questi vigneti fossero privilegio delle mense più raffinate.
Oltre centocinquanta vendemmie legano la nostra azienda al Trentino. La nostra preziosa collezione di bottiglie racconta un po’ della nostra storia. Nelle cantine sotterranee conserviamo gelosamente due bottiglie del 1863 ed alcuni pezzi rari che testimoniano la nostra “Cultura” del vino.
Produrre vino è come un viaggio dal passato al presente, orientato al futuro.
Oggi Elisabetta rappresenta la sesta generazione, e la tradizione continua…