Nel vigneto

Un approccio sano e rispettoso dell’ambiente, unito alla ricerca e alla tecnologia, sono da sempre i principi ispiratori della nostra famiglia.

Crediamo che il buon vino nasca nel vigneto. E’ per questo che ci impegniamo a produrre uve di qualità, che rispettino la tipicità di ogni cultivar. Aiutati da validi collaboratori, seguiamo direttamente tutte le fasi di lavorazione nei vigneti, dedicandoci con premura e precisione alle esigenze delle vigne, affinchè esprimano il massimo della loro potenzialità.

Recenti studi hanno stabilito che il ceppo della vite produce una sostanza eccezionale chiamata vesveretrolo, essa protegge la vite dalle avversità e dall’invecchiamento traslando nel vino i suoi effetti benefici. Da sola questa sostanza benefica non basta alla buona riuscita dell’uva, c’è bisogno da parte nostra di un impegno continuo e costante.

Il lavoro nel vigneto ci tiene impegnati per buona parte dell’anno, per un ammontare di 600/700 ore lavorative per ettaro. Le lavorazioni, compresa la vendemmia, vengono svolte manualmente da un equipe di esperti e sotto la supervisione di Emanuela. Ciascun filare e ogni singola vigna vengono seguiti amorevolmente per favorire una produzione di qualità.

Pratichiamo una lotta fitosanitaria mirata, con l’obiettivo di ridurre gli interventi nel vigneto. Non usiamo concimi chimici e negli anni siamo andati ad eliminare i pesticidi, ricorrendo per la difesa dei terreni a due prodotti di origine minerale quali il rame e lo zolfo, nel rispetto e nella salvaguardia della vite e dell’ambiente. Da anni contrastiamo insieme ai nostri colleghi e vicini vignaioli le fastidiose tignole, con l’utilizzo esclusivo di ferormoni, il metodo più moderno ed ecologico di difesa. Tutto questo contribuisce a mantenere ed accrescere la vitalità microbiologica del terreno, che ne rappresenta la sua unica e vera fertilità.

In estrema sintesi: uva sana, da terre sane.

“Fare meno per fare meglio”: questo è il nostro motto nel vigneto. Per poter permettere ai grappoli di crescere con maggior nutrimento ed energia solare, effettuiamo la cosiddetta vendemmia a verde. Andiamo cioè a tagliare i grappoli in eccesso al momento dell’invaiatura. Inoltre, per le produzioni più pregiate, come il Teroldego Rotaliano “Sangue di Drago”, poco prima della vendemmia andiamo ad eliminare gli ultimi acini di ogni grappolo. La punta, o parte finale del grappolo è infatti la meno pregiata e presenta acini meno maturi.

Con queste piccole accortezze favoriamo una produzione orientata alla qualità, con l’obiettivo ultimo di raggiungere un perfetto equilibrio naturale vegeto-produttivo nel vigneto.

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